Se non avete ancora deciso cosa fare il giorno della festa della donna, andate al cinema a vedere il film Ci vuole un gran fisico con Angela Finocchiaro. Noi siamo stati all’anteprima a Milano e abbiamo parlato con lei, Eva (interpretata da una bravissima Finocchiaro), una cinquantenne alle prese con figlia, madre, ex marito e una cinquantina appunto di altri problemi.
Quello che ci ha sorpresi maggiormente è vedere sullo schermo quante cose una donna riesca a fare durante la giornata. Dal mattino alla sera, quante sono le questioni di cui si deve occupare e quante gliene vengono rifilate da amici, mariti, ex mariti, figli e genitori. Nel film il ritmo è frenetico un po’ come quello che acchiappa ognuna di noi ogni giorno, nella speranza di riuscire a fare tutto, ma soprattutto a soddisfare tutti.
In questa indiavolata corsa il tempo fugge. Ci si ritrova a fare i conti con un passato ormai passato ed un futuro più corto di quello che si è lasciato alle spalle. E’ un’amara considerazione, ma in questa corsa di Eva verso la sopravvivenza ai problemi che quotidianamente si presentano, il mutuo da pagare, le astuzie dell’ex marito, la precarietà del lavoro, la figlia adolescente che cerca la sua libertà, la madre che invecchia, lei, Eva, al compimento del suo cinquantesimo compleanno, decide di cominciare a respirare.
Si ferma, respira e respira di nuovo, più profondamente. All’inizio un po’ forzatamente, poi sempre più decisa, si riprende in mano la sua vita e per mano la conduce verso una nuova fase della propria esistenza. Il finale è bellissimo e particolarmente significativo, perché non è una fine, ma un nuovo inizio. L’inizio di un nuovo modo di vivere.
E ad Eva e a tutte le donne come Eva che dedichiamo questa giornata della donna.
Ai milioni di donne che tutti i giorni rifanno i letti, svegliano i figli, cucinano, lavano, stirano, vanno al lavoro e, come se già non bastasse, combattono contro pregiudizi e bassi salari… Donne che si occupano degli anziani malati, dei figli senza lavoro, separate, divorziate, vedove devono badare a loro e, a volte, sostenere una famiglia. Donne che non hanno tempo o soldi per occuparsi di se e farsi belle. Che sentono il peso degli anni che avanzano, spesso con nessuno al fianco con cui condividerlo.
Donne normali come tante che incontriamo tutti i giorni sugli autobus o a fare la spesa. Straordinarie? Forse si! Ma non chiedeteglielo perché vi diranno di no.
A queste e a tutte le donne italiane e nel mondo dedichiamo questa giornata.
Viva le donne sempre!
La Direttrice, Daniela Boccadoro Ameri