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La ricetta per le frappe perfette:
un dolce semplice e gustoso

La ricetta per le frappe perfette: un dolce semplice e gustoso
frappe

Tipiche di questo periodo dell’anno, le frappe hanno tanti nomi diversi, uno per ogni regione d’Italia. Conosciute anche come chiacchiere, bugie, gasse, cròstoli, saltasù, lattughe, fiocchetti o sfrappole, sono parte della tradizione di questo periodo e sono un dolce dalla bontà inconfondibile. Ecco la ricetta che va per la maggiore nella mia famiglia, con piccole varianti sulla modalità di presentazione finale!

Occorrente

  • Un tritatutto
  • Una terrina
  • Una macchinetta per tirare la pasta
  • Oppure, un tagliere ed un matterello
  • Una rotella dentellata per tagliare la pasta
  • Qualche canovaccio
  • Una padella per friggere
  • Una mestola forata
  • Un colapasta
  • Carta assorbente

Ingredienti

  • 1/2kg di farina di tipo 00
  • 100g di zucchero semolato
  • (a piacere la scorza grattugiata di un limone, non trattato)
  • 2 uova intere
  • 4 tuorli d’uovo
  • A piacere, 2 mezzi gusci d’uovo di Sassolino
  • 1 mezzo guscio d’uovo di succo di limone
  • 1 mezzo guscio d’uovo di succo d’arancia
  • 1,5 l di olio di semi per friggere
  • Zucchero a velo per guarnire

Preparazione

Pur non essendo strettamente necessario, è preferibile preparare l’impasto almeno un paio di ore prima dell’utilizzo (meglio ancora la sera prima) per poi lasciarlo riposare in frigorifero, in una terrina coperta da pellicola trasparente o in un contenitore a chiusura ermetica.

In una terrina (o direttamente su un tagliere) mescolare la farina con lo zucchero ed eventualmente aggiungere la scorza grattugiata di un limone.

Creare un incavo centrale in cui mettere le 2 uova intere, i 4 tuorli, il Sassolino (se piace), il succo di limone e quello d’arancia ed iniziare ad impastare aiutandosi prima con un cucchiaio per poi passare ad usare le mani.

Bisogna ottenere un impasto sodo e per nulla appiccicoso, per poi tirarlo in sfoglie molto sottili (non più di 1mm) usando l’apposita macchinetta o su un tagliere col matterello.

Tagliare la sfoglia con la ruota dentellata formando dei rettangoli di misura libera (circa 7-8 cm x 15-16 cm). In attesa della frittura, collocare le sfoglie fra due canovacci in modo che non secchino. La forma non è vincolante, molti amano presentarle annodate nelle maniere più varie.

Al momento di friggere, mettere sul fuoco una padella con abbondante olio, portarlo ad alta temperatura per poi abbassare la fiamma al momento della frittura.

Mettere nell’olio non più di 3-4 pezzi alla volta, poiché le frappe cuociono abbastanza rapidamente e diversamente il rischio è di far prender loro troppo colore. Devono infatti rimanere quasi bianche.

Eliminare l’olio in eccesso posizionando le frappe in verticale, appoggiare al bordo interno di uno scolapasta rivestito con carta assorbente. Una volta intiepidite, sistemare le frappe su un piatto da portata e spolverizzarle con abbondante zucchero a velo.

La tradizione modenese vuole che si servano così, senza nulla in più, ma in casa mia le ho sempre gustate accompagnate da panna montata (meglio se spolverizzata con cacao in polvere) e posso garantire che vale la pena di provare!

Marta Fiandri

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