Dura presa di posizione di Federanziani, la federazione delle associazioni degli ‘over 65’, sul decreto spending review e sulla norma inerente la prescrizione medica del principio attivo dei farmaci.
In una nota l’associazione fa sapere “Noi pazienti ci aspettavamo uno scatto d’orgoglio, una difesa totale dell’autonomia professionale, del sapere – si rivolge ai medici e alle associazioni di categoria, e prosegue – “Trattandosi di salute, spettava unicamente ai medici la decisione di scegliere quale farmaco, quale principio attivo è meglio per le nostre patologie. Vedere la filiera del farmaco ‘accapigliarsi’ per non perdere posizione è più che legittimo in un libero mercato, costringendo però il legislatore a normare le pretese dei contendenti. Che sia equivalente, branded, unbranded è un dettaglio per noi pazienti, ma solo a voi (medici) spettava il dovere di prescrivere. Che fiducia possiamo nutrire in voi? Meglio il farmacista? Il chimico? Siamo delusi e amareggiati”.
“Se non tirerete fuori le ‘unghie’ sarete coloro che permetteranno ad altri la distruzione dell’universalità del Servizio sanitario nazionale“, continua Federanziani rivolgendosi ai medici e auspicando che abbiano “il coraggio di difendervi e di difendere tutti quei pazienti che ogni giorno incontrate, visitate e curate”. (Fonte Adnkronos)
FederAnziani è un’associazione nata nel 2006 senza scopo di lucro. L’obiettivo dell’associazione è la tutela dei diritti degli anziani e la promozione della loro qualità di vita.