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Dylan Dog: comincia il ciclo della meteora dopo il quale nulla sarà più come prima

Con il numero 387 intitolato Che regni il caos, Dylan Dog entra ufficialmente nel ciclo della meteora; un arco narrativo che si svilupperà lungo tredici numeri connessi tra loro da un evento apocalittico; l’arrivo di una meteora che rischia di spazzare via il genere umano. Inutile sottolineare che l’evento trasformerà in modo sensibile il mondo dell’indagatore dell’incubo creato da Tiziano Sclavi nel 1986.

Scritto da Roberto Recchioni e illustrato da Leomacs e Marco Nizzoli, Che Regni il Caos segna l’inizio della terza fase della gestione Recchioni, un nuovo ciclo narrativo che punterà su alcuni elementi in continuity per tenere il lettore con il fiato sospeso fino al numero 400; albo che segnerà la fine del ciclo della meteora e dopo il quale inizierà la quarta fase pianificata da Recchioni e dalla Bonelli, una fase dove nulla sarà più come prima.

La trama del numero 387 vede una Londra messa sotto assedio da un folle sanguinario chiamato Axel Neil, John Ghost (la nemesi di Dylan Dog) è pronto a utilizzare l’indagatore dell’incubo come una pedina da muovere a suo piacimento sulla scacchiera di un piano ben architettato, ma ancora celato ai lettori. La prima mossa è quella di trasformare Dylan Dog in un eroe nazionale osannato come una star da miglia di fans. Quale è lo scopo di John Ghost e quale è il reale ruolo di Dylan Dog in tutto questo pandemonio? Le risposte arriveranno numero dopo numero.

Il percorso che ha condotto al ciclo della meteora è cominciato quattro anni fa, quando Roberto Recchioni è stato nominato curatore di Dylan Dog. Nel corso di questi anni sono stati inseriti alcuni elementi all’interno della fumetto propedeutici al ciclo della meteora, tra cui il pensionamento dell’ispettore Bloch, l’arrivo dell’ispettore Carpenter e dell’agente Rania a Scotland Yard, l’esordio di John Ghost (la nemesi di Dylan Dog), l’introduzione delle nuove tecnologie all’interno della serie come internet e smartphone; indigesti all’Old Boy ma necessari per mantenere il personaggio al passo coi tempi.

Insieme a questi elementi ben visibili a tutti i lettori, nell’arco delle due fasi che hanno preceduto il ciclo della meteora sono state inserite trame e sotto trame che svilupperanno il loro arco narrativo fino alla conclusione di questa nuova fase.

Un’altra novità di questo attesissimo ciclo della meteora riguarda il logo dell’albo, che dal numero 387 appare crepato e che è destinato a sgretolarsi sempre di più a ogni uscita; come a sottolineare che tutto ciò che conosciamo sull’indagatore dell’incubo lentamente si dissolverà. Sarà vero? Abbiamo un anno intero per scoprirlo.

Andrea Carozzi

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