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Curare la stipsi con le fave di fuca

Curare la stipsi con le fave di fuca

Circa un quarto della popolazione ne soffre e a essere colpiti sono soprattutto donne e anziani (20-50%): stiamo parlando della stipsi, un disturbo diffuso, che può essere curato adottando alcuni accorgimenti. Metà delle persone affette da stipsi, infatti, ne soffrono in maniera cronica. In questo caso le linee guida raccomandano un approccio graduale in tre step. Innanzitutto è necessario cambiare lo stile di vita e la propria dieta, aumentare l’assunzione di liquidi e di fibre. Può essere utile, poi, usare lassativi osmotici, infine lassativi stimolanti.

Nella stipsi occasionale, invece, è indicato il ricorso fin da subito a lassativi osmotici o stimolanti, posto che nel lungo termine vengano messi in atto le modifiche riguardanti gli stili di vita.

L’impiego di composti ricchi di antrachinoni è diffuso da secoli e i loro effetti per la cura della stipsi sono stati descritti sul British Medical Journal già nel 1883.

I lassativi antrachinonici hanno una doppia azione: da un lato la loro scissione in agliconi e antroni aumenta l’osmolarità, richiamando acqua e aumentando il volume delle feci. Dall’altro,  gli antroni sono blandi irritanti della muscolatura liscia che circonda il tubo digerente, stimolando la peristalsi e, quindi, l’espulsione delle feci.

L’estratto di Cascara, droga antrachinonica largamente utilizzata come lassativo, stimola la peristalsi intestinale mediante azione diretta sulla mucosa ed induce l’aumento di escrezione di acqua favorendo l’idratazione dei materiali fecali e la loro evacuazione.

Anche la Frangola contiene quali principi attivi antrachinoni liberi e sotto forma glucosidica, che esercitano un’azione regolatrice sul transito intestinale.

Per la stitichezza occasionale, è, dunque, consigliato un trattamento a base di Fave di Fuca. Le Fave di Fuca sono disponibili in compresse rivestite per uso orale e contengono, per l’appunto, estratti di Cascara sagrada e di Frangola, e favoriscono, dunque, il transito intestinale.

È opportuno usare inizialmente le dosi minime previste e assumerle preferibilmente la sera (da 2 a 3 compresse rivestite secondo necessità).

Quando necessario, la dose può essere aumentata, ma senza mai superare quella massima indicata (di 3 compresse al giorno) e non è mai consigliabile usare lassativi per più di sette giorni senza rivolgersi ad un medico.

Le compresse di Fave di Fuca possono essere ingerite, senza masticare, insieme ad una adeguata quantità di acqua, tenendo a mente che una dieta ricca di liquidi favorisce l’effetto del medicinale.

In collaborazione con Bayer

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