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Allergie di primavera. Le dieci regole per respirare bene

Allergie di primavera. Le dieci regole per respirare bene

Se da una parte la primavera sembra un miraggio e una benedizione dopo i lunghi e piovosi mesi invernali, per altri la nuova stagione può rivelarsi un vero e proprio incubo. Stiamo parlando dei quattro italiani su dieci che soffrono di allergie primaverili e che, a causa della comparsa dei primi pollini, incorrono i problemi respiratori e cutanei.

Allergie di primavera. Le dieci regole per respirare bene

Secondo un’indagine dell’Anifa (Associazione Nazionale dell’Industria Farmaceutica dell’automedicazione), la fioritura delle piante rende la primavera la stagione dei raffreddori: gli starnuti colpiscano l’80% degli italiani, e per chi è vittima di allergie non c’è via di scampo. Tenere sotto controllo il calendario della fioritura, riconoscere i principali sintomi di un’allergia ai pollini e seguire alcune semplici regole sono i migliori consigli che possiamo dare. Per questo, ecco un decalogo di consigli per tenere a bada gli starnuti e godersi così l’arrivo della bella stagione.

Il calendario dei pollini: i principali allergeni che si presentano nel periodo primaverile sono i pollini della Graminacee, della Parietaria, le Composite (ad esempio l’ambrosia), le Betullacee, le Oleacee e le Cupressacee.

I sintomi da tenere d’occhio: congestione nasale, bruciore e arrossamento delle congiuntive, starnuti isolati o a salve, tosse secca e stizzosa, spesso notturna, accompagnata da difficoltà di respiro e dai caratteristici sibili intratoracici propri dell’asma bronchiale e riduzione dell’olfatto e del gusto. E ancora, insonnia, stanchezza, irrequietezza e difficoltà di respiro e asma (nel 40% dei casi).

Le regole per combattere l’allergia: evitare di uscire durante le giornate secche e ventose, quando è più alta la concentrazione di pollini e limitare l’aerazione degli ambienti durante le ore più calde della giornata ed eventualmente usare condizionatori d’aria. Evitare la doccia e lavare i capelli quotidianamente: i granuli pollinici, infatti, spesso rimangono intrappolati tra i capelli e la notte possono depositarsi sul cuscino, venendo così inalati. Tenere sempre sott’occhio il calendario dei pollini e limitare i viaggi in macchina o in treno con i finestrini aperti. Lavare spesso i pavimenti; ma attenzione all’utilizzo dell’aspirapolvere che può sollevare le particelle allergizzanti.

Redazione

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